Visioni transitorie – works 2001.2012
Max Coppeta / visioni transitorie | works 2001.2012
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a cura di Antonello Tolve
opening / 06/10/2012, ore 20.00
dal 07/10/2012 al ../../….
La dirartecontemporanea gallery | 2.0 di Angelo Marino è lieta di annunciare, sabato 6 ottobre 2012, l’apertura del proprio spazio espositivo virtuale con Visioni Transitorie, una personale di Max Coppeta curata da Antonello Tolve.
La mostra, divisa in cinque tappe, in cinque macro-ambienti, presenta alcuni progetti (alcuni lavori in corso) che Coppeta ha realizzato dal 2001 al 2012. E cioè da esperimenti linguistici ed estetici che se da una parte attraversano l’umano – Macbeth (2000), Regalo di Dio (2001), Terra di Babilonia (2003), Il giocoliere (2003) e il progetto Noi (2005) ne sono alcuni esempi luminosi –, dall’altra, da un punto di vista più strettamente corporeo, producono un’analisi sulle tecniche e sui materiali utilizzati.
A questo secondo binario operativo fanno parte, ad esempio, alcuni lavori del 2012 – le brillanti Piogge sintetiche – che rappresentano gli ultimi stadi del suo lavoro. Di un lavoro in continua metamorfosi. Di un progetto estetico che riunisce sotto uno stesso cielo estetico, il manuale, il materiale e il mentale, per elaborare un rebus visivo che fa i conti con le logiche instabili della quotidianità.
Max Coppeta / visioni transitorie | works 2001.2012
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curated by Antonello Tolve
opening / 06/10/2012, ore 20.00
from 07/10/2012 to 10/02/2013
Dirartecontemporanea gallery | 2.0 by Angelo Marino is pleased to announce, Saturday 6th October 2012, the opening of his own virtual exhibition area with Visioni Transitorie, a personal by Max Coppeta curated by Antonello Tolve.
The exhibition , divided in five stages, in five macro-ambients, shows some projects (some of them are still work in progress) that Coppeta has made from 2001 to 2012. From linguistic and aesthetic experiments that on the one hand they go through the human – Macbeth (2000), Regalo di Dio (2001), Terra di Babilonia (2003), Il giocoliere (2003) and the project Noi (2005) which are some clear examples –,on the other, from a strictly corporeal point of view, they produce an analysis on technique and on materials utilized.
In this second operational track there are, for example, some works of 2012– the brilliant Piogge sintetiche – that show the last phase of his work. A work in continuous metamorphosis. This is an aesthetic project that get together under the same aesthetic sky, the manual, the material and the mental, for elaborate a visual rebus that deals with the instable logics of everyday life.